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2 MOTORI per correre tra i ghiacci

Ciao amici del MY Lab,

Abbiamo intervistato il nostro Simone Leo che si sta preparando per l’avventura della Arrowhead, 135 miglia in condizioni meteorologiche terribili, freddo e ghiaccio. Pensate che deve per regolamento trascinarsi dietro una slitta con tutti i generi di prima necessità nel caso si dovesse fermare, dovesse essere bloccato da una tempesta di neve, una bufera o cose di questo genere qui

E’ sempre bello che ci troviamo una volta ogni tanto, prima di queste follie. Stavolta è un pochettino più difficile delle altre volte, perchè oltre ai 217 km ovvero le 135 miglia di cui parlavi prima, questa gara si svolgerà nel nord del Minnesota. E’ una delle ultramaratone più fredde del mondo e appunto si correrà con temperature che possono scendere anche fino a meno 35 meno 40 gradi, tirando una slitta.

Quindi sono stati allenamenti un pò particolari, oltre ai chilometri necessari per i 217 km, che sono da fare in 60 ore; abbiamo dovuto diciamo simulare la slitta trainando un copertone, nel mio luogo d’allenamento preferito, il parco nord milano, con tutta una struttura appunto per poter trascinare questo copertone, che sarà la stessa con cui poi trascinerò la slitta.

Poi ho dovuto fare degli allenamenti specifici con del materiale specifico sulla neve per testare neve, freddo e tenuta appunto dei vestiti. Proviamo a immaginare di sudare a meno 35 gradi, cosa può voler dire? può voler dire la morte. Leo vuole spostare il limite sempre un pò più in là e quindi siamo arrivati al punto, di complicare un altro pochino le tue imprese aggiungendo l’elemento freddo termico.

Per me è veramente un grosso limite in quanto io proprio odio il freddo, lo soffro in maniera particolare. Corro bene quando c’è caldo. Infatti i migliori risultati nella mia vita podistica li ho fatti sempre al caldo: deserto del Sahara, La Badwater, La Valle della morte, mentre invece il freddo lo odio e faccio fatica davvero a sopportarlo anche quando c’è la temperatura bassa normale milanese.

Per cui è una una sfida nella sfida. Poi è un anno che non corro distanze così lunghe, insomma dalla Brasil 135 dello scorso anno, però siamo pronti, credo di aver fatto tutto
quello che potevo fare e forse anche di più,
per cui parto con la sicurezza di aver dato tutto quello che avevo, poi sappiamo che sono gare dove può succedere di tutto.

Ci tenevo anche a dire che lui è uno che ha capito già come funziona il programma Yango e ha capito a differenza di tanti maratoneti e ultramaratoneti, che la gara non la prepari durante la gara, la prepari prima, questo dal punto di vista dell’allenamento è ovvio, certo, ma quelli che sono convinti di prendere non so gli integratori adatti e li prendono in gara non hanno capito che il corpo lo si deve preparare dal punto di vista metabolico non dico un anno prima ma nei mesi precedenti.

Di sicuro questa è una cosa che lui ha capito e sa come gestire, vi dico anche tra le righe che lui non è un integralista dell’alimentazione, dell’integratore, siamo delle buone forchette, la verità è questa. Quello che ci frega è la passione per il cibo. Però ha capito che quando si prepara una gara, la si prepara prima anche da un punto di vista metabolico e per esempio in questo periodo lui ha promosso il suo motore a grassi.

L’ha promosso usando un alimentazione che faccia molto uso di grassi, ma un’alimentazione a grassi è correlata all’integrazione corretta e questa è una cosa che aiuta appunto al corpo a far funzionare due dei motori che abbiamo a disposizione: il motore a carboidrati che deve funzionare, ma quello è facile e scontato, non occorre un grande allenamento e un motore a grassi, che invece va promosso da un punto di vista metabolico.

Ti abbiamo procurato per esempio le cioccolate piene di grasso ma non di zucchero altrimenti si spegne il motore a grassi e comincia quello a zuccheri. Il corpo è un pigrone, se ha uno zucchero comodo usa quello, ovvio, e invece noi vogliamo promuovere i due motori e questo è stato anche il lavoro fatto in questi mesi con Simone, una cosa interessante.

Andremo a fare delle misurazioni su queste cose, assolutamente. Ringrazio Simone per questa intervista, ci vedremo dopo la Arrowhead, ci ha promesso un’intervista con tutti i resoconti, i retroscena della gara. Vi saluto e vi chiedo cortesemente di visitare la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/mylabexperiment/ e di mettere un bel like sui nostri video. Ciao!