Ciao amici del MY Lab,
abbiamo già parlato del microbioma intestinale tante volte ma oggi approfondiamo quali sono le razze che popolano il nostro intestino.
All’interno del nostro microbioma convivono svariate razze di batteri, sono almeno 1.200 razze o qualcosa di questo genere come ordine di grandezza. Tra di loro esistono proprio delle lotte intestine, stavolta bisogna dire letteralmente che sono lotte che avvengono nell’intestino e hanno svariati strumenti, queste varie razze, per tenersi d’occhio l’uno con l’altro.
Quindi voglio farmi spiegare dalla Dottoressa Eleonora Sattin come avvengono queste lotte. Alcuni batteri sono funghi, sono potenzialmente patogeni, ma hanno anche la loro funzione. Faccio sempre l’esempio della candida che è qualcosa che se prolifera troppo può causare problemi di salute ben conosciuti, ma che in quantità normali invece ha il potere di aiutarci a chetare e quindi a liberarci dei metalli tossici.
Come avviene la lotta tra le varie razze? come si tengono d’occhio queste razze l’una con l’altra? Possiamo quasi immaginare le comunità microbiche un pò come le comunità umane di fatto anche l’uomo di cosa ha bisogno? Ha bisogno di spazi, di risorse per poter sopravvivere, per poter vivere e allevare i suoi animali e così via. La stessa cosa accade per i batteri all’interno del nostro intestino.
I batteri hanno bisogno fondamentalmente di spazio, hanno necessità di trovare un luogo su cui aggrapparsi. Perché nel momento in cui abiti in un ambiente come l’intestino, in cui tutto scorre, se tu scorri via con tutto il resto te ne vai. Quindi devi cercare in tutti i modi di aggrapparti il più possibile alle pareti e soprattutto al muco intestinale. Sopravvivono i batteri che rimangono aggrappati.
Nel momento in cui rimani aggrappato, sai che hai il tuo spazio e sai che nel momento in cui sei fermo lì arriveranno degli alimenti. Nell’intestino passano tutte le sostanze nutrienti quindi nel momento in cui hai il tuo spazio, riceverai degli alimenti che potrai utilizzare per sopravvivere e soprattutto per proliferare. La cosa fondamentale è quindi spazio e nutrienti.
Ovvio che se con il mio vicino non sto tanto bene, vorrei tanto che se ne andasse. Quindi potrei per esempio spintonarlo via per far sì che mi lasci ancora più spazio per assumere maggiore quantità di nutrienti. Come faccio ad allontanarlo? Posso decidere di proliferare in modo molto aggressivo, quindi posso occupare proprio fisicamente lo spazio, altrimenti possono in qualche modo lanciargli delle bombe che possono essere delle sostanze che sono tossiche per l’altro batterio.
Usano gli antibiotici l’uno contro l’altro, alcune sostanze proprio sono simili a degli antibiotici, per cui di fatto producono questi antibiotici naturali che possono liberare a maggior ragione lo spazio attorno a loro. Questo avviene ogni giorno all’interno dell’intestino. Quindi considerate quanti batteri possono di fatto crescere, quanti batteri possono di fatto non sopravvivere o essere scartati e a tutto questo unite che ci possono essere dei patogeni in arrivo.
Voi magari mangiate qualcosa che non va bene e arrivano degli altri batteri che vorrebbero prendere il loro posto. Quindi ci sarà tutta una lotta per evitare l’adesione di questi batteri patogeni all’intestino. Quindi quanti più batteri ho e quanto meglio sono in equilibrio con il mio corpo, tanto più difficile sarà per i patogeni delinearsi e creare la patologia.
Avere tanti batteri buoni in qualche modo garantisce che questi terranno il forte con effetto scudo. Aggiungete a questo anche un ambiente in cui noi forniamo delle sostanze che non vanno bene per tutti i batteri. Quindi alcuni per quanto possano essere forti magari non sopravvivono, perché non gli stiamo dando quello che serve, il giusto nutrimento. E’ un ambiente ricco di fattori, ricco di variabili che possono andare a scombinare l’equilibrio del nostro intestino.
Il consiglio che mi sento sempre di dare è cercare di variare il più possibile l’alimentazione, variare diverse cose, mangiare tanti tipi di cose diverse, perché solo in questo modo si riesce a dare da mangiare un pò a tutti questi piccoli esserini che abbiamo, chiaro?
Questo ci fa capire come mai certe diete solo proteine, solo carboidrati, solo questo, solo quello hanno dei limiti micidiali anche a livello di microbioma. Possono essere fatte solo per brevi periodi, magari per creare un reset oppure per qualche motivo particolare. Insomma evitate di mangiare un unico alimento per tutta la vita. Questo sicuramente in America ha dato i suoi effetti e li abbiamo visti. Grazie grazie di aver fatto da cavia prima di noi.
Ringrazio la Dottoressa Sattin per l’ottima spiegazione, vi invito a condividere il più possibile questo articolo e a visitare la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/mylabexperiment/ e mettere un Like sui video che vi interessano maggiormente. Ciao e al prossimo articolo!