Ciao amici del MY Lab,
oggi parliamo di come risolvere i dolori cronici. Ho invitato con noi il nostro amico Dennis Bertoldo, dottore e fisioterapista oltre che esperto di manipolazione mio-fasciale.
E’ una tecnica molto particolare che a me ha salvato da diverse situazioni traumatiche a cui sono piuttosto esposto. Quindi lo conosco molto bene perché mi aiuta venir fuori quando mi faccio male cadendo in moto, in bici o qualcosa del genere. Ma con lui voglio fare un discorso più ampio, perché ci sono tantissime persone che soffrono di dolori cronici e questo è veramente qualcosa che può rovinarti la vita. Vogliamo fare un pò di cultura sull’argomento.
La terapia mio-fasciale, si parla della fascia. La fascia cos’è? Conosciamo il muscolo ma la fascia invece? Per esempio prendiamo una bella fiorentina, abbiamo la parte rossa della fiorentina e poi c’è la parte bianca che la riveste, no? Quella è la fascia. Ed è quella che in realtà può cambiare di consistenza, diventare più o meno malleabile e rendere il muscolo più o meno contratto.
Quando cado in bicicletta per esempio, non è il muscolo ammaccato certo anche quello fa male, però quello passa in qualche giorno, me ne accorgo, mentre invece questa membrana che circonda e racchiude i muscoli si irrigidisce in certi punti ed è li che cominciano i guai. La terapia mio-fasciale mira proprio questi punti di alterazione della fascia per cercare di rifare, di riavere un equilibrio nel corpo e per rendere insomma lo stato tensionale di tutte le fasce che ci rivestono il corpo ottimale.
Il nostro corpo deve avere un equilibrio stabile altrimenti se ad esempio non andiamo a trattare determinati punti della fascia e non andiamo riequilibrare questo punto di tensione, ecco che allora scaturiscono i dolori soprattutto articolari. Se ti fai male un braccio, prendi una gran botta e non vai a trattare nei giorni successivi dove c’è stato l’ematoma, dove si è creata una densificazione, causerai un irrigidimento di questa fascia, ecco che allora tutti i muscoli che sono nel braccio lavorano male in un certo senso e magari infiammano il gomito. Quindi provi dolore al gomito ma il problema è nel braccio.
La terapia mio-fasciale mira appunto al trattamento di questi determinati punti specifici che l’ideatore della metodica il dottor Luigi Stecco, ha mappato, grazie allo studio molto preciso dell’agopuntura. Tutti questi punti quindi hanno una sequenza logica e grazie ai figli anche anatomica, perché hanno fatto molte ricerche in questi anni.
Vi rendete conto che eccellenze abbiamo in italia? Questo metodo è stato inventato dal Dottor Stecco. Iniziato in maniera pratica è diventato in realtà poi una cosa che è stata studiata e viene studiata costantemente. L’esperienza pratica e le verifiche sperimentali scientifiche hanno dato completamente delle spiegazioni precise del perché si hanno tanti miglioramenti facendo questo tipo di terapia.
Ripeto, io ne sono entusiasta perché ogni tanto vado tutto storto, pieno di dolori di qua e di là e loro mi raddrizzano e sono piuttosto contento che questa cosa esista anche perché non è un trattamento invasivo. Fa un pò male ma non si entra con aghi, non è qualcosa tipo chirurgia è chiaramente una cosa ben diversa. Quindi diciamo che questa è un pò la nostra isola di emergenza.
La terapia mio-fasciale può salvarci quando siamo finiti in una situazione di trauma o dolore perché potrebbe non essere un trauma evidente che causa del dolore. Quali altri suggerimenti, quali altri modi hai per suggerire ai tuoi pazienti dei buoni stili di vita che aiutino a far passare il dolore?
Chiedo sempre ai miei pazienti e soprattutto in quelli che hanno dolori cronici, soprattutto mal di schiena cronico, che hanno tante persone, consiglio sicuramente il movimento perché fare esercizio, fare sport aiuta tantissimo a mantenere queste fasce elastiche. A volte si sottovaluta questo, a volte si pensa che uno che ha mal di schiena deve stare a letto. In realtà anche le linee guida ci dicono di muoverci, questo è fondamentale.
Poi come ben sai c’è l’alimentazione. Ci siamo conosciuti perché lui consiglia il programma Yango ai pazienti, sa che in questo modo, con una buona abitudine alimentare, l’infiammazione viene tenuta a bada, viene spenta diciamo. Anche perché la terapia mio fasciale tratta anche problematiche internistiche, quindi legate agli organi interni.
Se vado a riequilibrare il sistema tensionale dell’intestino e poi si continua a mangiare zuccheri quell’intestino non andrà mai a posto. Ora capite perché ce l’ho a morte con lo zucchero? e non sono l’unico sul pianeta che è arrabbiato con lo zucchero, anche il nostro amico Dennis ha la sua da dire da un punto di vista totalmente diverso dal mio.
Non è finita qua, inviterò Dennis ancora per parlare e anche approfondire queste cose che sicuramente interessano a molte persone che ci seguono, fate anche voi domande
per favore, per capire cosa possiamo fare per i vari tipi di dolore, per i suggerimenti da avere per migliorare sempre di più la nostra condizione d’accordo?
Grazie mille e alla prossima!