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Glicemia, come e quando misurarla

Cari amici del MY Lab,

oggi intervisterò il Dottor Dimitris Tsoukalas, esperto in malattie autoimmuni. Credo che tu ci abbia convinto del fatto che tenere la glicemia bassa sia salutare. Adesso ci devi aiutare a capire come fare un esperimento per vedere quali cibi portano su la nostra glicemia oltre un certo livello. Come possiamo fare…

Beh, ai giorni d’oggi è molto facile misurare la glicemia. Mangiando dei cibi diversi, uno può misurare la propria glicemia, qualche minuto dopo o due ore dopo e sarebbe la risposta definitiva per una persona. Però misurare ogni 10 minuti dopo che uno ha mangiato qualcosa, sarebbe l’ideale per capire proprio la curva, la risposta. Perché se per esempio, la misuri dopo due ore, potrebbe essere che la riposta sia la stessa. Però la velocità e la curva che ha fatto la propria glicemia è un altro fattore interessante.

Quello che sarebbe interessante vedere, è se uno mangia dei cibi grassi. Poi ci sono dei grassi di buona qualità. Per esempio il lardo cotto nello strutto potrebbe non essere il massimo…, però l’avocado, l’olio di oliva, le noci, sono dei grassi buoni, servono al corpo per creare delle membrane cellulari, degli ormoni, tante cose, insomma. Quindi consumare dei grassi buoni, uno potrebbe consumare, non so, due o tre cucchiai di olio di oliva… tre cucchiai sono circa 450 calorie. Poi vedere la risposta glicemica, che deve essere quasi piatta o comunque bassa.

Invece se uno crede che mangiando calorie, la glicemia dovrebbe salire, invece non è così. Invece se uno mangia una quantità di pane, fette di pane, che sarebbero, non so… tre fette di pane, più o meno… vedrai che avrà un picco glicemia immane. La velocità della glicemia… schizza verso l’alto.

Ed è quello che crea i guai di cui parli nel tuo libro. Perché dal momento che la glicemia sale improvvisamente, il corpo deve contenerla, no? Quindi produce una quantità enorme d’insulina. Poi avviene l’ipoglicemia. Ha esagerato nella reazione. Quando la glicemia va troppo in basso il corpo deve mantenerla di nuovo. E come la mantiene? Con l’adrenalina. Quindi quando uno mangia, dopo è nervoso, quando arriva il momento che devi mangiare e hai fame, non è semplice fame.

L’abbiocco dopo pasto…ha a che fare? L’abbiocco, la stanchezza dopo pasto è un altro effetto. Per esempio, questo viene causato da un eccesso d’insulina, aumenta l’assorbimento di un aminoacido, il triptofano, a livello del sistema nervoso centrale, che produce la serotonina, che è un ormone che ci fa dormire. Perciò se uno mangia normalmente, mangia un cibo adatto per il proprio corpo, dovrebbe sentirsi bene, con energia, forse rilassato, ma con energia! Invece se uno mangia e si sente veramente affaticato, deve dormire per forza, o gli si chiudono gli occhi, vuol dire che non ha mangiato bene. Non era il suo cibo!

Molto chiaro, quindi farò così, mangerò varie cose e misurerò la glicemia a distanza di 10-15 minuti. Grazie mille Dottor Dimitris, vi saluto e vi invito al prossimo articolo! Ciao!

Zoppelletto Loris
https://youtu.be/PaAvz5s2dAU