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Glicemia e microbiota buono

Ciao amici del MY Lab,

oggi parliamo della relazione tra flora batterica e la risposta glicemica. Anche la glicemia viene influenzata dalla flora batterica, interessante vero?

E’ stato fatto un esperimento per dimostrare che c’è un legame tra la condizione della flora batterica e come il tuo corpo reagisce alla glicemia e ai vari tipi di cibi. Alcune persone pur mangiando cibi sbagliati, cioè troppo zuccherini o troppo grassi e cose del genere non ingrassano un granché e magari a te basta guardare un carboidrato e prendi due chili.

La risposta glicemica è stata messa in relazione alla condizione del microbioma. Questo esperimento è stato fatto in Israele nel Weizmann Institute, Eran Segal e Eran Elinav sono i due scienziati principali che hanno prodotto questo esperimento. Hanno proprio mostrato come funzionava. Hanno messo in relazione la glicemia al microbioma e anche l’attività  fisica di una persona.

Ti spiego in due parole come hanno fatto questo esperimento. Hanno preso 800 persone, quindi un campione piuttosto significativo e a ciascuna di queste hanno misurato il microbioma. Esattamente lo stesso test sul microbioma che facciamo nello Yango program. Sono stati sottoposti a esami del sangue, questionari, fatto le misure antropometriche, tipo misurato il grasso corporeo, altezza eccetera eccetera.

Tenevano un diario di tutto ciò che veniva mangiato, avevano anche dei braccialetti fitness del tipo che misura quanto dormono e quanto si muovono durante la giornata. Hanno ricevuto tutta questa serie di informazioni da 800 persone, figurati quanti dati erano. C’era una applicazione che è stata data in mano a 800 persone e questi dati sono stati analizzati da un algoritmo matematico, un intelligenza artificiale.

Questa intelligenza artificiale ha scoperto che c’è un legame tra la risposta glicemica e la condizione del microbioma. C’è proprio una correlazione tra le due cose. In effetti questa regola che avevano scoperto analizzando 800 persone poi si poteva applicare a 100 persone nuove, non facenti parti del vecchio gruppo. A queste hanno fatto gli esami e hanno visto che l’intelligenza artificiale che aveva fatto esperienza con le altre 800, sapeva predire quali cibi facevano male o bene ai nuovi arrivati.

Esattamente la stessa esperienza che abbiamo fatto un anno e mezzo fa con Yango. Abbiamo sottoposto delle persone al controllo della glicemia, durante questo esperimento abbiamo fatto un continuo esame della glicemia con i sensori che uso per
monitorare la glicemia.

Sono state monitorate queste persone e anche noi nel nostro piccolo ci siamo accorti che per esempio ad un maratoneta che va a correre ed è molto allenato, un piccolo pezzo di pane crea picchi glicemici molto fastidiosi. Mentre stranamente la cioccolata anche molto zuccherata a lui non fa sto grande effetto.

Viceversa per un’altra signora che era in stato interessante. Per lei invece piccole quantità di pane senza eccessi non creavano grossi picchi glicemici. Quindi per lei non era un cibo completamente proibito. Mentre invece la cioccolata zuccherata le causava dei picchi enormi. Questo non solo comporta la facilità di ingrassare ma anche la facilità a sbilanciare l’organismo e il sistema ormonale in generale. E’ stato molto interessante.

Ho percorso un pò di queste tappe in questo esperimento che invece è stato fatto a livello universitario su 800 persone. La deduzione è stata che hanno rafforzato questa idea che il microbioma determina la risposta glicemica. Se il tuo microbioma è in un certo stato, predisporrà il tuo corpo ad avere più problemi con la glicemia. Questo comporta non solo di ingrassare più facilmente quando si mangiano carboidrati o certi altri cibi, ma porta anche ad avere e sviluppare malattie legate a questo fatto.

I picchi glicemici lo sai benissimo, comportano un sacco di problemi a livello di predisposizione alle malattie e cose di questo genere. Volevo condividere con te questo esperimento perché per me è stato illuminante, dava proprio l’idea che questo microbioma è estremamente importante. Spero ti sia piaciuto, ciao e al prossimo articolo!