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Le VITAMINE che fanno male – come sono fatte?

Ciao amici del MY Lab!

Non tutte le vitamine sono uguali! Vediamo quali sono fatte correttamente e come sono prodotte. Quali sono i vari modi di produrre ed estrarre dal cibo o da reazioni chimiche le vitamine che ci sono negli integratori, che poi compriamo nelle farmacie oppure online.

Per rispondere, ti faccio vedere un estratto di un mio intervento in un corso E.C.M. (Educazione Continua dei Medici), che ho tenuto in una clinica sull’argomento dell’ossidazione, le vitamine e l’utilità degli integratori per migliorare la salute.

DAL CONGRESSO: “Sono sostanzialmente due le cose che voglio dire: la prima è che la provenienza di questi integratori è basilare per stabilire se sono efficaci o meno.

Possono provenire dalla sintesi, quindi reazioni chimiche. Spesso sono dei derivati del petrolio oppure possono provenire da estrazione. Estrazione vuol dire che vengono estratti tipicamente da vegetali fermentati, tramite reazioni chimiche o chimico-fisiche. Ci sono anche altri modi di estrarre gli integratori e di produrli, ma diciamo che adesso non approfondisco, anche se probabilmente questi sono i metodi migliori, quelli che danno la maggiore purezza, vengono creati dentro dei “bioreattori” da meccanismi, da organismi geneticamente modificati.

Parliamo della sintesi adesso, quindi parliamo di materie prime provenienti dalla sintesi. E’ stato visto che non è tanto importante il fatto che siano puri o meno, se vengono da coltivazioni biologiche o cose del genere. Il problema è che la natura produce certe forme particolari di una certa molecola mentre quelle sintetiche sono differenti.

Le molecole di una certa sostanza, quando vengono prodotte per sintesi chimica, vengono prodotte in tante forme. Per esempio, qui ho mostrato una molecola, vedete la diversità, sono speculari, uno dell’altro. Questi sono detti “enantiomeri”, della stessa sostanza. C’è ne sono uno destro e uno sinistro: simmetria sinistrorsa, simmetria destra. Se invece li produci in un reattore, a livello industriale, produrrai tutte e due le forme, in moltissimi casi. Ma la natura non funziona così.

In natura esiste solo una forma, che se viene utilizzata dall’organismo. Se introduci nel corpo quella sbagliata, può succedere che: non siano efficaci o addirittura che siano dannose!

Per esempio, sappiamo che gli amminoacidi sono tutti in forma sinistrorsa, trovate sempre la “L-glutammina” negli integratori o nominata, non trovate mai la “D-glutammina”. È la stessa molecola, ma con simmetria destra. Una cosa del genere non verrebbe assimilata dal corpo. Tra l’altro questo è uno dei misteri della natura che sta venendo indagato e molte persone stanno facendo studi molto approfonditi del perché a un certo punto nell’evoluzione, qui sul Pianeta, la vita sia andata tutta quanta verso la simmetria sinistra.

Il problema qual è? Parliamo della sintesi adesso, quindi parliamo di materie prime provenienti dalla sintesi. Allora è stato visto che non è tanto il fatto che siano poco puri o più puri, se vengono da coltivazioni biologiche o cose del genere. Il problema è che la natura produce certe forme particolari di una certa molecola. Le molecole di una certa sostanza, quando vengono prodotte invece in sintesi, da sintesi chimica, vengono prodotte in tante forme.

Sono stati trovati degli aminoacidi nello spazio, per esempio, e hanno simmetria sia destra che sinistra quindi sono tutti alla ricerca del premio Nobel per capire come mai la vita è diventata di sinistra, ad un certo punto. Non sto parlando di politica, ovviamente!

Viceversa, per esempio, il destrosio ha simmetria destra, come dice il nome stesso. Un esempio importante è la vitamina E, ovvero il “tocoferolo”, che tra l’altro è un “compound” di almeno otto sostanze, in realtà, ma di solito prendiamo sempre “l’alfa-tocoferolo” come riferimento .

Il problema è che quando lo produci sinteticamente, si chiama “DL- alfa -tocoferolo”, vedete, quando c’è questa “D” davanti, si riferisce al derivato del petrolio che in realtà contiene 8 forme “stereoisomere”: sono 8 forme diverse che vengono fuori da una reazione chimica in percentuali diverse, dovute una statistica chimica. Il problema come sempre è che solo una è “biocompatibile”.

Purtroppo non ci sono normative precise che vietano o limitano questa cosa, se non nei dosaggi, vengono solo dette… se tu usi il “DL-alfa-tocoferolo” non scrivere che sono 400 unità internazionali di vitamina E, scrivi che sono 100, perché ci sono anche altre forme non “biocompatibili” però dovete anche pensare che il “DL-alfa-tocoferolo” costa qualche euro al quintale probabilmente, mentre una buona vitamina E costa dai 400 euro al chilo in su, tanto per dare un’ordine di grandezza.

Sempre più studi – questi sono estratti da “PubMed” – mostrano come siano normalmente riconosciuti come positivi gli effetti della vitamina E, “alfa-tocoferolo” acetato, quella di forma naturale. Non è ancora stabilito completamente quale sia il motivo, ma ci sono sospetti molto grandi di inefficacia o addirittura di effetti avversi in alcune situazioni, per il corpo, quando si usa quella di sintesi.

Tra l’altro, va beh, bisognerebbe fare un discorso un po’ più ampio, in natura, quando il corpo assume la vitamina E, in realtà assume un “compound” di otto sostanze, che sono “tocoferoli” e “tocotrienloli”, però questo è un altro discorso, che per il momento saltiamo.

La forma naturale quindi sembra essere una cosa piuttosto importante da favorire e da preferire. Questo vale anche per altre vitamine, come la D3 e la K2; per altre vitamine come la vitamina C, per esempio, che ha due forme, due “enantiomeri”, il fatto che sia di derivazione sintetica o no, non sembra aver mostrato delle grosse differenze, in termini di efficacia.

Questo conclude diciamo la prima parte, se avete domande, curiosità etc non esitate a scrivermi.

Ciao e al prossimo articolo!

Zoppelletto Loris https://youtu.be/PaAvz5s2dAU