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Corsa e Recupero

Ciao amici del MY Lab,

oggi parliamo delle fasi che si attraversano quando si va a migliorare il metabolismo. E’ una cosa paradossale che gran parte dei miglioramenti che otterrai nella tua corsa, nel tuo allenamento, li otterrai nelle fasi di scarico.

E’ nei momenti di recupero che in realtà avviene il miglioramento del metabolismo, che poi ti porta ad avere migliori prestazioni in gara e quant’altro. Questa è una cosa paradossale che noi del programma Yango for runners riusciamo a gestire. Ognuno ha la propria applicazione, continua a ricevere dei messaggi ogni settimana, deve compilare nei pre-questionari.

Questi questionari sono predittivi, ci fanno capire quando lo stress del metabolismo è tale da sconsigliare di fare allenamenti. Questa è una cosa simpatica, perché è successo anche a
molti dei nostri iscritti di rallentare, proprio quando si sentivano in grande forza, ma si stavano preparando ad una gara importante. Gli abbiamo detto:” rallenta amico”. E’ successo anche al nostro Simone Leo, il nostro super testimonial che è il primatista mondiale, primo al mondo che ha completato le sette ultra maratone più dure.

Quindi volevo che raccontasse lui un aneddoto riguardo a questo. Lo scorso Gennaio ho corso la Brasil 135 e nei mesi precedenti quindi nell’autunno, in fase di preparazione mi ero iscritto a varie gare, che appunto usavo come allenamento. Tutta una serie di maratone che andavano a concludersi prima della fase dello scarico, con la cento chilometri della Val di Noto. Mi arriva una mail dal team di Yango 4 runners che mi dice:” la cento chilometri della Val di Noto la devi fare molto lento, molto tranquillo”.

Mi sembrava un pò una cosa irreale, cioè avevano detto di non farla adesso, addirittura di non farla, che tra l’altro ero già iscritto, ero stato invitato dagli organizzatori molto simpatici e c’erano le pubbliche relazioni, non potevo rinunciare. Ma più che altro non mi era tanto reale questo fatto di dover rallentare, in una fase in cui stavo benissimo. Facevo fate conto una maratona alla settimana come allenamento forma gara da 225 km e la 100 km era un pò il fiore all’occhiello di questa preparazione.

Mi arriva la mail dal team mi dice che devo rallentare. Ovviamente seguo alla lettera quello che che mi dicono è la faccio molto lenta. Devo dire che in realtà tutta questa gran preparazione che pensavo di avere a livello di metabolismo non era così. Infatti è stato giusto rallentare in quella gara che in realtà ho sofferto tantissimo. Ma poi mi ha permesso di arrivare al massimo della forma in Brasile e finire la gara nei tempi che mi ero prestabilito facendo anche questo primato mondiale.

Tra l’altro è stato proprio in quella gara che ha sancito il suo primato, è stato il primo al mondo a concludere le sette sorelle e l’ultima in questa serie era appunto la Brasil 135. 135 miglia me lo ricordo, son 225 km che dovevano essere meno, va bene. La cosa interessante che volevo farti notare è che se una persona conosce il proprio metabolismo, gestisce in maniera ottimale il proprio metabolismo, ha dei momenti specifici in cui deve correre tanto e momenti in cui deve riposare tanto.

Non sempre le sensazioni sono adeguate a questa situazione. Andare a dire a un Simone Leo di andare piano a 100 km sembra una bestemmia. Però è quello che gli ha permesso di accumulare la potenza metabolica e guarda caso poi in Brasile ce l’ha fatta ed entro i tempi. Sopportando un colpo di calore e una serie di vicissitudini che a volte in gara succedono. Non va mai tutto dritto ovviamente deve avere energie che avanzano, proprio per esser sicuro di fare un primato.

Quindi se hai delle domande a riguardo siamo qua per risponderti e ovvio che poi una persona va seguita, c’è un programma metabolico da seguire ci sono dei consigli dati dai dottori dai biologi dai nutrizionisti, però se hai delle curiosità siamo a disposizione https://www.yangoprogram.com/. Ringrazio il nostro amico Simone Leo e vi do appuntamento al prossimo articolo!